Moria di Rane a Genolecia (Valfurva): mistero risolto

A fine aprile 2018, diversi cittadini ci hanno segnalato decine di adulti morti nella pozza artificiale dell’area giochi di Genolecia a Valfurva, con massimi di alcune centinaia segnalati dagli agenti della Polizia locale. Sono stati raccolti campioni di acqua e numerose carcasse e, nel contempo, si è cercato di capire se vi potessero essere fonti di inquinamento biologico o chimico da scarichi o se la salatura delle strade (con cloruro di sodio e di potassio) potesse aver contaminato lo stagno. Da un esame macroscopico detta evenienza è stata esclusa anche se non si poteva escludere a priori un gesto sconsiderato da parte di ignoti né lo sversamento accidentale di sostanze inquinanti. In data 23 maggio abbiamo constatato la presenza di alcune migliaia di girini di Rana temporaria ma nessun adulto è stato individuato nella pozza.

Dalle analisi di una dozzina di soggetti morti, la sex ratio è risultata sbilanciata nei confronti dei maschi (8:4) e, per questo motivo, è stata scartata anche l’iniziale ipotesi di soffocamento da costrizione delle femmine da parte dei maschi in atteggiamento riproduttivo. I polmoni dei soggetti morti, conferiti all’Istituto Zooprofilattico (IZSLER) di Sondrio, sono risultati emorragici. In questi giorni abbiamo avuto la conferma dal dott. Alessandro Bianchi (IZSLER) che su tre dei soggetti analizzati, (una femmina e due maschi) è stato isolato il batterio Aeromonas hydrophila che negli anfibi, insieme ad altri agenti batterici, viene considerato responsabile della cosiddetta “malattia delle zampe rosse”. Il batterio risulta resistente alle basse temperature e talvolta può provocare morie di anfibi e pesci. Aeromonas hydrophila, in particolari condizioni di stress termico, riproduttivo o ambientale può dare origine a setticemie diffondendosi attraverso la circolazione sanguigna fino agli organi interni. Questo microorganismo è in grado di produrre un’enterotossina citotossica detta aerolisina (ACT). Proprio questa tossina sarebbe alla base della sintomatologia clinica e della mortalità. Solitamente Aeromonas hydrophila e altre due specie (Aeromonas caviae e Aeromonas sobria) sono considerati “patogeni opportunisti”, cioè in grado di provocare patologia solo in particolari condizioni. L’infezione da Aeromonas hydrophila e’ solitamente condizionata dai cambiamenti ambientali e in particolare dai cambiamenti di temperatura.

In letteratura sono numerosi gli articoli che riportano casi di mortalità a danno del genere Rana.

http://rstb.royalsocietypublishing.org/content/351/1347/1539  (Rana temporaria),

Si ringraziano Alessandro Bianchi, Enrico Bassi, Andrea Zanoli, Andrea Roverselli, Maria Grazia Folatti e Giacomo Regazzoni.

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