Come corazza d’armadillo il tetto,
il camino nera estremità d’ermellino,
di giganti di dolomia assiso al cospetto;
non chiedo acqua, anzi mi duole,
ma come pianta d’uncinato pino
m’animano unicamente vento e sole.
Un buon contegno agogno,
mi chiamo Kazuba,
son qui per un bisogno!
Vicino all’area picnic di S. Giacomo di Fraele è stata montata nei giorni scorsi una curiosa piccola struttura, con il tetto fortemente inclinato che l’avvolge sino a terra e uno sproporzionato camino completamente nero, rivolto a sud; la sovrastano pareti di roccia calcareo-dolomitica e la proteggono foreste di pino uncinato. Si tratta di una toilette “a secco”, che funziona senza collegamenti alla fognatura e allacciamento alla rete idrica. I nostri bisogni finiscono entro una vasca – il cuore del brevetto Kazuba – che separa la parte solida e la liquida; il sistema di ventilazione, garantito dal camino e dalle caratteristiche di costruzione, provvede alla continua disidratazione e evaporazione, evitando la formazione di cattivi odori. Non servono elettricità o prodotti chimici e in normali condizioni di utilizzo lo svuotamento è richiesto non prima di sei mesi. Se la novità avrà buon esito, Kazuba potrebbe trovare posto anche in altri punti “critici” del Parco.
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