I mille volti della scienza.

RICERCATORI A CONFRONTO AL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO.

Acqua e ghiaccio, piante e animali: sono questi gli elementi più caratteristici della ricca e complessa realtà ambientale del Parco dello Stelvio, che si deve confrontare con una presenza umana importante.

Alcuni elementi di questa diversità sono studiati da tempo e relativamente noti, su altri le indagini sono solo agli albori, altri ancora sono ancora sconosciuti.

Dello “stato dell’arte” delle conoscenze scientifiche sul Parco si è parlato venerdì 19 ottobre nel workshop “La ricerca nel Parco Nazionale dello Stelvio”.

L’incontro, organizzato dal Coordinamento Scientifico del Parco Nazionale dello Stelvio, si è tenuto presso il Centro Visitatori dell’area protetta a S. Antonio Valfurva.

I ricercatori hanno presentato le proprie attività di ricerca e monitoraggio ai colleghi impegnati nella stessa o in altre branche della scienza.

Si è trattato di un primo momento di incontro e di confronto tra i tanti “scienziati” impegnati in studi nel Parco Nazionale.

Obiettivo del workshop era proprio la condivisione delle conoscenze raccolte nei diversi settori del Parco con lo scopo di favorire l’interazione fra diversi gruppi e promuovere così lo sviluppo di nuove idee.

“Un’importante occasione”, ha dichiarato Alessandro Meinardi, direttore del Parco Nazionale, “per avere una visione d’insieme dell’impegno di ricerca svolto dal e nel Parco, volta a trovare spunti e soluzioni di sviluppo sostenibile in un ambiente affollato come le Alpi. Da una parte ciò testimonia della rilevanza del nostro patrimonio ambientale, dall’altra fornisce le conoscenze indispensabili a una sua gestione il più possibile corretta.”

Ma le tante ricerche in corso non potevano certo trovar tutte posto in un’unica giornata. A questo primo incontro ne seguiranno altri nei prossimi mesi, dedicati anche a temi storici e culturali oltre che scientifici. Ed è intenzione del Parco trasformare la giornata in un appuntamento annuale di presentazione delle attività, ma, soprattutto, di confronto e di opportunità per sinergie e collaborazioni sui temi più rilevanti per la conservazione e la fruizione responsabile delle risorse naturali nell’area protetta.

Al convegno hanno partecipato circa 90 ricercatori o tecnici in campo ambientale (già affermati o all’inizio della loro attività nel mondo degli studi scientifici), carabinieri e agenti forestali addetti alla vigilanza nel Parco e uditori.

Il giudizio sulla giornata è stato unanime: si è trattato di un’utilissima occasione per apprendere quanto sia vivace la ricerca nel territorio del Parco dello Stelvio e per iniziare un percorso di confronto tra esperti che potrà portare a collaborazioni preziose per incrementare le conoscenze sull’area protetta e fornire dati sempre più utili anche in campo gestionale e della conservazione.

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