Da buon medico-botanico, Giuseppe Fabani dedicò molta attenzione agli utilizzi terapeutici, veri o presunti, delle piante da lui raccolte. Oggi, a cent’anni di distanza, le note sulle “proprietà” delle piante riportate nei cartigli dei fogli del suo erbario rappresentano interessanti informazioni per una scienza nuova affacciata sul passato: l’etnobotanica.
Scienza di confine tra botanica e antropologia, l’etnobotanica studia gli usi tradizionali, non solo officinali, delle piante e la percezione che di esse hanno le varie culture umane.
Di questa scienza parlerà, martedì 26 luglio alle ore 18:00, la dottoressa Lisa Dei Cas, collaboratrice del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell’università degli Studi di Milano, in una conferenza dal titolo “Erbario Fabani, una nuova occasione per parlare di etnobotanica”. Nella presentazione, che fa parte delle iniziative organizzate in occasione della mostra “Cent’anni di fiori”, verranno anche presentati i risultati di un’indagine etnobotanica compiuta in Valfurva, una delle aree di raccolta del Fabani.
Un’interessante occasione per scoprire quante sopravvivenze di cultura popolare sulle piante persistono ancora oggi nel territorio della Magnifica Terra.
L’incontro, a ingresso libero, si terrà presso il Museo Civico di Bormio (Via Buon Consiglio 25), in “Stua Granda”.
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