Dal 25 al 28 giugno si sono ritrovati allo Stelvio i massimi esperti europei di cervi e caprioli per il loro decimo appuntamento annuale.
Lo scopo degli incontri è quello di condividere i dati raccolti nello studio delle differenti popolazioni europee ed affrontare assieme i problemi di analisi ed elaborazione per garantire una migliore conoscenza e conservazione delle popolazioni.
Ricercatori e universitari italiani, francesi, tedeschi, inglesi, danesi, portoghesi, norvegesi, irlandesi, svedesi, olandesi hanno discusso di ecologia del movimento, di utilizzo di collari GPS, di migrazioni, di preferenze ambientali e di personalità di cervi e caprioli. Quattro giorni intensi per scambiarsi idee, lavorare assieme in modo informale e gettare le basi per le nuove ricerche e pubblicazioni.
Per lo staff del Parco un’occasione importante per condividere e valorizzare i risultati delle proprie ricerche in un contesto globale, per i ricercatori delle Università straniere un’occasione per approfondire lo studio degli ungulati in un contesto tipicamente alto-alpino.
Un ringraziamento al personale del Parco che ha reso possibile l’iniziativa e soprattutto grande riconoscenza alla Fondazione Edmund Mach, a Francesca Cagnacci e a tutto il suo staff, vero motore del network EuroUngulates, che ha curato tutta l’organizzazione tecnica dell’incontro.

Per chi vuole saperne di più di Ungulati e di quanto il network di ricerca EuroDeer sta facendo: http://eurodeer.org