Flora 24 Maggio 2016 / Immagini dal Parco/ Posted by: stelvioadmin Precedente Successiva La breve estate del Parco si arricchisce della fioritura delle molte specie di piante e di fiori adattatesi a vivere anche in climi estremi. La soldanella alpina prende nome dalla forma delle foglie, che ricordano piccole monete.Il croco fiorisce nelle praterie a partire dal mese di marzo, con lo sciogliersi delle nevi.Il ranuncolo dei ghiacciai detiene il record di altitudine tra le piante alpine (4275 m sulle Alpi bernesi). La stella alpina cresce nella praterie sassose e sui ghiaioni calcarei.Lo splendido aspetto del botton d’oro nasconde un segreto; la sua tossicità.La viola speronata, dai grandi fiori, è caratteristica dei suoli calcarei.Grande e rarissima orchidea, la scarpetta di Venere è molto localizzata.La linnea è un piccolo e delicato fiore di climi freddi.Nelle praterie e nei boschi fiorisce il giglio martagone.Il croco bianco ha due varianti di colore: oltre che bianchi i fiori possono essere violetti.L’androsace alpina ha forma a “cuscinetto” tipica di molte piante alpine. Questa forma permette una migliore difesa dai rigori del clima.Il polemonio azzurro è una rara specie alpina presente nel Parco con poche stazioni.I piccoli fiori della sassifraga stellata, tipica dei suoli umidi anche di alta quota.L’erioforo di Scheuchzer in tarda estate abbellisce il bordo dei laghetti alpini.I grandi fiori dell’anemone primaverile attraggono più facilmente i pochi insetti impollinatori già attivi in primavera.I fiori della stella alpina, emblema della montagna, sono in realtà dei capolini fomrati da molti, piccoli fiori; i “petali” sono invece foglie modificate.Il camedrio alpino è una specie pioniera che cresce sui ghiaioni calcarei stabilizzandoli.Uno dei più spettacolari fiori di montagna è il papavero alpino, luminosa macchia di colore sui ghiaioni calcarei.La peluria bianca che riveste la stella alpina serve come difesa dalla disidratazione , dalle basse temperature e dalle intense radiazioni solari.Il garofanino dei ghiacciai, tipico delle alte quote, è una delle specie più rare del parco.L’anemone primaverile è uno dei primi fiori a spuntare nella prateria alpina allo sciogliersi della neve.Il grande fiore della scarpetta di Venere è conformato in modo da indirizzare verso il polline gli insetti impollinatori.Ad alta i quota i fiori, come la genziana primaverile, sono sempre esposti ai rigori del clima.La nigritella, un’orchieda selvatica dal delicato profumo di vaniglia, cresce nelle praterie e nei pascoli alpini.La soldanella alpina gioca d’anticipo: fiorisce quando il suolo è ancora coperto di neve.In molti fiori alpini, come l’androsace, molti piccoli fiori sbocciano contemporaneamente per creare una vistosa macchia di colore meglio visibile agli insetti impollinatori.La silene acaule forma “cuscinetti” appiattiti composti da piccole e fitte foglie. Anche i fiori non superano i 6 mm di diametro.La pinguicola comune è la più comune tra le piante insettivore: con questa strategia riesce a procurarsi azoto anche in suoli poveri come quelli delle torbiere.Sui substrati calcarei cresce il rododendro irsuto, con foglie verdi su entrambe le pagine e lunghe ciglia sul margine fogliare.Il botton d’oro fiorisce in primavera in prati e pascoli, dal fondovalle fino a 2.550 metri di quota.L’aconito è comune sui pascoli pingui: a causa dell’elevata tossicità, non viene mangiato dal bestiame.I caratteristici “piumini” degli eriofori spuntano in estate negli ambienti umidi in quota.I fiori del ranuncolo glaciale sono bianchi prima dell’impollinazione; dopo diventano di colore rosso vinoso.I semprevivi riescono a sopravvivere su rocce e pietraie grazie alle foglie succulente in cui accumulano acqua.Il papavero alpino è raro e localizzato solo ad alcune valli del Parco.I capolini a “petali” violetti dell’astro alpino sono comuni sulle praterie a nelle pietraie d’alta quota.I fiori della nigritella, scuri e profumati di vaniglia, si raccolgono in spighe compatte.La linaria alpina, grazie ai suoi fusti striscianti cresce nei ghiaioni e nei greti fino a 3.000 m di quota.Anche le foglie disposte in una rosetta basale, come nella primula farinosa, sono un adattamento a difficili condizioni ambientali.Sui suoli acidi il rododendro ferruginoso crea una bordura arbustiva sopra il limite degli alberi.I fiori del camedrio alpino seguono gli spostamenti del sole; la corolla converge la radiazione verso il centro del fiore, dove si formeranno i semiI fiori della parnassia, specie comune sui suoli umidi, hanno caratteristiche venature.La pinguicola alpina è una pianta insettivora. Cattura insetti grazie a sostanze vischiose emesse da peli ghiandolari presenti sulle foglie.La calta palustre, rarissima nel Parco, è tipica delle sponde di laghi e ruscelli fino ai 2.000 metri.L’arnica, pianta officinale dai grandi capolini gialli, vive nei pascoli e nelle praterie.L’accrescimento delle piante in quota è molto lento: i cuscinetti di silene acaule possono avere anche centinaia di anni d’età.La Genziana di Koch ha grandi fiori a forma di imbuto di colore blu.Il rododendro ferruginoso è un sempreverde le cui foglie hanno pagina inferiore color ruggine. Precedente Successiva Condividi : Categories:Immagini dal Parco Condividi : Precedente Successiva Precedente Successiva