Secoli e millenni si sono succeduti da quando l’uomo ha iniziato ad abitare e vivere le Alpi, anche ad alta e altissima quota. In questo lunghissimo periodo, anno dopo anno, nevicata dopo nevicata, i ghiacciai hanno raccolto tracce di questa antica presenza, e conservato memoria del suo ambiente vitale.
Ora tutto sta cambiando, lassù. I giganti di ghiaccio si riducono sempre più, si frammentano, scompaiono.
E liberano resti e memoria. È una grande occasione di recuperare reperti (antichi o recenti); è un grande rischio di perdere per sempre un patrimonio non più conservato dal ghiaccio.
Sulle Alpi, negli ultimi anni, sono state molte le scoperte di grandissimo interesse.
Di ciò – studio e conservazione di questo patrimonio – si occupa l’archeologia glaciale, disciplina che nel suo bisogno di diversificate competenze avvicina esperti dei più vari campi della ricerca.
Se volete saperne di più, venerdì 4 e sabato 5 ottobre, è in programma il convegno “Glacial Archaeology. Buone pratiche, problemi e opportunità” in cui si confronteranno archeologi, glaciologi, naturalisti e frequentatori della montagna. L’incontro si terrà presso l’Auditorium dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Alberti” (Bormio – Via Monte Confinale, 10) con inizio alle ore 14:00 di venerdì. L’ingresso è libero.
Programma del Convegno:
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