È in corso di attuazione l’implementazione della rete di telefonia mobile nel Parco nazionale dello Stelvio, importante azione a favore della vivibilità e della sicurezza all’interno dell’area protetta.
Il Parco Nazionale dello Stelvio, gestione Regione Lombardia – ERSAF, ha affidato un incarico per la pianificazione delle azioni di infrastrutturazione che verranno sviluppate nel triennio 2017-2019.
Grazie a risorse stanziate sul Fondo Comuni Confinanti, il Parco procederà a definire le modalità per una migliore copertura della rete dati e telefonica con interventi che potranno prevedere anche il contributo operativo dei gestori delle reti tecnologiche e dei servizi telefonici. Entro novembre 2017 sarà disponibile il quadro di riferimento entro cui il Parco si muoverà nei prossimi anni.
Spiega Ugo Parolo, che nel suo ruolo di sottosegretario di Regione Lombardia sta seguendo in prima persona il nuovo corso del Parco Nazionale dello Stelvio:
“L’iniziativa risponde a molteplici obiettivi, a partire dal miglioramento delle condizioni di sicurezza conseguente alla possibilità di un contatto immediato con le forze dell’ordine e di primo soccorso. La nuova rete permetterà inoltre il monitoraggio in tempo reale dei dati raccolti da sensori di rilevamento distribuiti sul territorio. Sarà così possibile monitorare fenomeni quali la fruizione turistica, il deflusso delle acque, l’evoluzione dei ghiacciai e lo stato della fauna del Parco. Ciò fornirà informazioni di fondamentale importanza a fini scientifici e, soprattutto, di programmazione. Infine, sarà possibile ai fruitori del Parco accedere ad approfondite informazioni sul Parco disponibili lungo la rete di sentieri e nelle aree pedonalizzate”.
In attesa di avere un quadro complessivo degli interventi necessari, sono già partite alcune sperimentazioni.
In Val di Rezzalo, una delle aree più frequentate in periodo estivo, è in corso di realizzazione la copertura col segnale delle aree abitate della valle.
Vivo compiacimento ha manifestato Luigi Grassi, sindaco di Sondalo, per questo risultato frutto della stretta collaborazione tra Comune e Parco.
Spiega Grassi: “Si tratta di un intervento, atteso con ansia da tutti i fruitori della valle, da molto tempo e di cui siamo particolarmente soddisfatti. La soluzione adottata, per adesso in via sperimentale, prevede una connessione dati che oggi copre l’area di Pollore e nei prossimi giorni arriverà a coprire anche le aree di San Bernardo e di Passo dell’Alpe. La connessione è disponibile dall’inizio di questa settimana e permette a residenti e turisti di accedere a internet e a tutti i servizi telefonici che utilizzando la rete dati. In una delle valli più belle dell’Alta Valtellina viene così eliminata la difficoltà di comunicazione, unico elemento di disagio ancora presente. Così la Valle di Rezzalo diventa più vivibile e sicura, sempre più a misura sia di chi vive questo territorio, sia di chi lo frequenta per godere della sua bellezza.”
Alessandro Meinardi, direttore del Parco, spiega che un altro intervento prevede la copertura del segnale telefonico nella prima parte della Valle del Braulio, in corrispondenza delle gallerie della Statale dello Stelvio. Attualmente è in corso un dialogo con ANAS, gestore della strada e co-interessata all’avvio del servizio, al fine di migliorare le condizioni di sicurezza del tragitto ed il livello di informazione agli utenti sullo stato della strada.
Anche per l’area dei laghi di Cancano e di San Giacomo, attualmente non coperta da segnale, si sta ragionando sulla diffusione del collegamento telefonico.
Si stanno così ottenendo risultati importanti che rispondono alle esigenze del territorio e della popolazione e che permetteranno di sperimentare nuove forme di valorizzazione del territorio del Parco, garantendo al contempo le necessarie condizioni di tutela dell’area.
Questa iniziativa ben interpreta l’idea, di primaria importanza nell’attuale gestione del Parco Nazionale dello Stelvio, della necessità e dell’importanza della stretta collaborazione con il territorio. Ciò sta portando, e porterà sempre di più, ad uno stretto coordinamento, pianificatorio e operativo, tra le amministrazioni dell’Alta Valtellina e l’area protetta.
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