Malgrado le condizioni del tempo non certo favorevoli (freddo e neve: un vero tempo “da gipeti”) lunedì primo marzo si è svolta a Bormio, in Piazza Cavour (Piazza del Kuerc) un mini evento sul Gipeto.
L’iniziativa, pensata in un primo momento per classi provenienti da tutte le scuole primarie appartenenti all’Istituto Comprensivo “Anzi”, viste le condizioni meteo si è ridotta a una breve attività in cui sono state coinvolte solo le classi terze e quarte del plesso di Bormio.
L’attività fa parte di una serie di iniziative organizzate dal Parco nazionale dello Stelvio in occasione del ventennale della prima nascita in natura, in Italia, di un gipeto dopo l’estinzione avvenuta circa un secolo fa.
Nel 1998, in Valle del Braulio nasceva il piccolo “Stelvio”, secondo gipeto selvatico nato in natura a livello europeo grazie al progetto internazionale di reintroduzione iniziato nel 1986.
I bambini stessi avevano già partecipato ad attività di preparazione alla giornata e avevano realizzato modelli di uova di gipeto.
Al Kuerc, gli esperti del Parco hanno ricostruito un nido di gipeto ed effettuato, dopo i saluti del Sindaco di Bormio, Roberto Volpato, brevi attività didattiche sul gipeto.
Nel nido mancavano, però, le uova. Per colmare la lacuna, sono state collocate nel nido due delle uova realizzate dai bambini. Ne sono state utilizzate due sole, scelte a caso tra le tante realizzate dagli ornitologi in erba (tutte curatissime), per rispettare quanto avviene nella realtà.
Dell’evento è stato realizzato anche un breve video che verrà mostrato in occasione del convegno internazionale sul gipeto che si svolgerà domenica 18 marzo presso la Sala Terme di Bormio. La partecipazione al convegno è libera fino a esaurimento dei posti disponibili.
Per le scuole, la storia del Gipeto non è ancora finita. Anche i bambini delle altre scuole che hanno aderito all’iniziativa (Valdisotto, Valdidentro e Valfurva) potranno realizzare dei mini diorami di nidi di gipeto presso le loro scuole che permetteranno ai loro compagni e ai genitori di vedere ricostruzioni realistiche dei nidi.
A tutti coloro, bambini e insegnati, che hanno partecipato e parteciperanno ancora nei prossimi giorni alle iniziative sul grande avvoltoio con la barbetta, un grazie da parte del personale del Parco.
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